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Spille con fiori di stoffa fai da te – tutorial

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Di fiori di stoffa ne esistono decine di varianti diverse, anche se qui sul blog abbiamo parlato di come farli solamente per quanto riguarda le rose di stoffa, che sono forse il mio fiore preferito anche per la loro versatilità.

Presa dalla voglia di colore, però, mi sono messa a sperimentare i papaveri, e ne è venuta fuori la spilla rosso ciliegia che vedete in queste foto.

tutorial fiore di stoffa fai da te con la candela

Non ero quella che odiava il rosso? Mah, forse Picasso aveva i periodi blu e rosa e io sono nel periodo rosso!

Comunque questo fiore è di una semplicità disarmante, ed è anche divertente da fare (ameno per la sottoscritta) perché si utilizza la fiamma della candela. Per il tutorial fotografico vi invito a leggere il mio post su UnaDonna, nel frattempo vi lascio con il mio look dello scorso weekend in abbinamento al mio nuovo papavero: che ne pensate?

tutorial fiore di stoffa fai da te con la candela

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Cestino porta ovetti per Pasqua in corda

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Passato il carnevale si inizia subito a pensare alla prossima ricorrenza, e dato che tra un mese da domani sarà Pasqua non è presto per iniziare a pensare agli addobbi per la casa, per la tavola e da regalare. Io sono sempre alla ricerca di un modo originale per regalare gli ovetti o per usarli come decorazione/segnaposto per la tavola pasquale: l’anno scorso avevo realizzato delle scatoline a forma di carota, e delle scatoline a cubo con coniglietti in legno applicati a delle mollette, che potessero rimanere poi come regalino in sostituzione alla sorpresa dell’uovo. Quest’anno sono riuscita a prendermi con un po’ più di anticipo, e vi propongo un’idea facile e veloce per creare questi mini cestini pasquali in corda dal sapore country.

cestino porta ovetti di Pasqua fai da te

I materiali che vi servono sono pochi e semplicissimi da trovare: – un vasetto di yogurt vuoto (di quelli in plastica), – un gomitolo di spago spesso 2-3mm, – pellicola da cucina – colla vinilica

Come creare un cestino porta ovetti per Pasqua in corda

cestino pasquale fai da te

Creare il cestino è molto semplice, le foto parlano quasi da sole ma ecco qui come fare: 1) Per prima cosa ricoprite la parte esterna del vasetto di yogurt con la pellicola trasparente. 2) Partendo dall’alto, spalmate il vasetto di colla vinilica e cominciate ad arrotolarvi intorno lo spago, stringendo bene. 3) Ogni 2-3 giri di spago spalmate ancora con abbondante colla e continuate fino a ricoprire tutto il vasetto. 4) Dopo aver finito anche il fondo, con un pennello spalmate di colla vinilica tutta la superficie appena ricoperta di spago, in modo da dare maggiore solidità al vostro cestino una volta asciutto. 5) Lasciate asciugare una notte (meglio se sopra al termosifone). 6) Il mattino dopo estraete il vasetto di plastica dall’interno del cestino (se fa resistenza potete romperlo) e successivamente la pellicola trasparente. 7) Con lo spago create una treccia lunga circa 15cm, e fissatela con due gocce di colla ai lati del cestino andando a formare il manico. Riempite il cestino di ovetti (eventualmente con qualche ricciolo di carta sotto), ed eccolo pronto per la vostra Pasqua fai da te!

cestino porta ovetti di Pasqua fai da te

Questo progetto fa parte della raccolta di tutorial pasquali del gruppo Top Blogger Kreattive: ci sono ben 28 progetti creativi, se siete alla ricerca di idee date un’occhiata anche agli altri blog!

progetti pasquali Top Blogger Kreattive

Abchobby – Uova pasquali con filigrana di foglie 2) Acchiappaidee – Divertiamoci con le uova 3) Alessia scrap & craft - Gallinelle e pulcini da fare in 5 minuti 4) Briciole e puntini – Cestino porta ovetti per Pasqua in corda 5) C’è crisi c’è crisi - Ghirlanda con coniglietti 6) Carta e cuci - Pulcini Ballerini  7) Case per la testa - Cestino di pasqua stampabile 8) Craft and fun – Pasqua Shabby Chic con il Riciclo Creativo 9) Decoriciclo - ghirlanda pasquale di uova con polistirolo 10) Elegraf – Maglietta pasquale  11) Fare creare – Pulcino all’uncinetto 12) Homemademamma – I PasquaGiochi  13) I colori di laura – Cip-ovetti  14) Islaura – Ghirlanda di pasqua 15) Jò in wonderland – Bigliettino auguri pasquali 16) Lo dico lo faccio – Easter mini basket in corda portaovetti 17) Ma petite maison - Basket Egg 18) Made in bottega -  DIY: come fare una scatola-coniglio porta ovetti 19) Mamichipscrafts - Coniglietto Porta Ovetti 20) Mostracci - Easter bunny 21) My little inspirations – No Sew Soft Easter Bunny 22) Oltreverso – Decorare le uova per Pasqua con le termoretraibili  23) Penso invento - Pulcino e coniglietto origami per giocare a pasqua   24) Quando fuori piove – Giocare in casa (pure) a Pasqua 25) Speedy creativa – Portafoto e portadolci per la tavola di Pasqua! 26) Tatti Graphics – Ognuno al proprio posto 27) Tutti guardano le nuvole - Easter Bird House  28) Lecoqchante – Pasqua al profumo di pulito

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Pom pom mimosa per la Festa della Donna

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Le facevate, voi, da piccoli, le collane di fiori?

Credo che le più quotate fossero le collane di margherite, anche se a fare una collana intera non penso di esserci mai arrivata, al massimo facevo un bracciale.
Oppure iniziavo ad infilare le corolle delle margherite nello stelo di quella che lo aveva più lungo, arrivando poi ad un risultato che non serviva a nulla perché i gambi erano troppo corti per qualsiasi cosa.
Al tempo avevo provato anche a farne una con i fiori della mimosa, spogliando la povera pianta che mia mamma aveva nel terrazzo, ma ci ero rimasta male perché i fiori si rovinavano molto in fretta schiacciati dalle mie ditine che cercavano di infilarli nell’ago.

collana mimosa con pom pom fai da te

La convinzione che i fiori della mimosa sembrino dei mini pom pom profumati, però, mi è rimasta, e quest’anno ad Abilmente ho comprato un bel gomitolo giallo acceso e la collana di fiori di mimosa finalmente l’ho realizzata.

Forse un po’ alternativa, di certo più fashion, ma senz’altro i fiori non si rovineranno e la pianta di mia mamma sarà più felice.

Vi invito a leggere il tutorial completo su UnaDonna.

collana mimosa con pom pom fai da te

E per chi si fosse perso Abilmente (ma anche per chi c’era) vi invito a leggere il reportage di Paola di Oltreverso, blogger ufficiale di questa edizione.

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Biglietti di Pasqua dipinti con le dita

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Uno dei post più letti degli ultimi 2 anni è quello delle tag natalizie dipinte con le dita.

Ecco, mi piace pensare che il motivo sia anche che sporcarci le dita e fare le impronte digitali colorate ci fa tornare un po’ bambini, come quando dobbiamo incollare con la colla vinilica e non possiamo resistere dallo spalmarcela sui palmi delle mani.

biglietti di Pasqua dipinti con le dita

Guardando le statistiche del blog mi è tornato fuori quel famoso post, e ho deciso di farne anche una versione pasquale, trasformando le mie impronte digitali in coniglietti e pulcini (Mr.P. dice che quelli arancioni sembrano gatti, ma va bene uguale: per me hanno la coda a batuffolo, quindi sono conigli).

biglietti di Pasqua dipinti con le dita

Io ho usato dei normali colori acrilici, e lavando le mani subito dopo non ho avuto problemi, ma con i bambini per essere più sicuri si possono usare dei colori lavabili (anche per via dei vestiti).

Per tagliare i cartoncini ho usato le fustelle framelits a rettangolo con gli angoli arrotondati della Sizzix, mentre per disegnare i dettagli ho usato un tratto pen Stabilo Point 88 nero.

biglietti di Pasqua dipinti con le dita

E per voi, quali sono le attività creative che fanno tornare bambini?

Vi auguro come sempre un buon weekend creativo!

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Biglietto con cravatta origami per la festa del papà

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Fin da piccola la prima cosa che ho sempre pensato come collegata alla festa del papà era la cravatta. Forse perché il mio la cravatta l’ha sempre portata tipo 350 giorni all’anno, o forse perché a partire dall’asilo tutti i lavoretti per i papà c’entravano qualcosa con le cravatte, non so.

Fatto sta che per me la cravatta è una cosa da papà. Infatti alle superiori quando ci siamo fatti la foto di classe tutti in camicia e cravatta avevo tentato un movimento di opposizione affinché le ragazze si vestissero da ragazze (poi io son diventata un maschiaccio lo stesso, ma questa è un’altra storia).

Ogni anno quindi all’avvicinarsi del 19 marzo cerco qualche idea divertente (ho un papà particolarmente divertente) ma nella mia testa ‘sta cosa della cravatta è una specie di chiodo fisso. E così ho ceduto, e ho optato per un biglietto che sembra una camicia, con una bella cravatta origami sul davanti.

biglietto con cravatta origami per la festa del papà

Creare il biglietto-camicia è veramente facile (bastano due tagli tattici), e anche per la cravatta bastano poche piegature. Trovate il tutorial passo-passo con tutte le foto nel mio post su UnaDonna.

E per voi qual è il simbolo della festa del papà? (chissà che non mi tolga questa benedetta cravatta dalla testa).

Spero che vi piacciano gli origami, perché ho in serbo anche un’idea per Pasqua :)

biglietto per la festa del papà con cravatta origami

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Da panno spugna a sacchettino di Pasqua fai da te

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Negli ultimi tempi, grazie al progetto #LogexCraftProject, qui sul blog i panni spugna si sono trasformati prima in centritavola a forma di cuore, poi in girandole fai da te, che io ho utilizzato per decorare dei pacchetti regalo.

Ora, visto che con i cestini di corda e i bigliettini dipinti con le dita siamo entrati in pieno mood pasquale, ho deciso di reinterpretare i panni spugna in un modo forse ancora più insolito ma a tema col periodo: creando dei sacchettini fai da te per gli ovetti di Pasqua.

sacchettino di Pasqua fai da te

Il vantaggio di usare i panni spugna per la creatività, oltre ai colori che in alcuni casi sono bellissimi (io questo tipo di verde tiffany lo chiamo anche “verde Real Time”), è che essendo rigidi mantengono bene la forma, e che come il feltro e il pannolenci non si sfilacciano sui bordi.

Fare un sacchettino come questo è un lavoro molto veloce. Nelle foto vedrete che ho usato BigShot e macchina da cucire, ma si può fare a meno di entrambe.

Ecco cosa serve:
- panno spugna,
- un ritaglio di tulle,
- occhiellatrice,
- nastro di raso a piacere,
- colla a caldo

tutorial sacchettino di Pasqua fai da te

Come creare un sacchettino di Pasqua con i panni spugna

Per prima cosa tagliate il panno spugna in due parti uguali, e in base alle texture decidete quale volete che sia il lato frontale.

Se avete la BigShot, fustellate una delle due metà con la forma che preferite, in modo che il foro cada a circa 1/3 dell’altezza totale. In alternativa potete ritagliare un foro con delle forbicine da ricamo, dopo aver disegnato la forma sul retro del panno spugna con un pennarello.

Con la colla a caldo fissate il ritaglio di tulle sul retro del foro, facendo bene attenzione ad incollare tutti i bordi.

Accoppiate le due strisce di panno spugna dritto su dritto, e cucite su 3 lati lasciando aperto quello superiore. Questo procedimento si può fare anche con la colla a caldo, facendo attenzione a stendere un filo di colla sottile ed uniforme lungo il perimetro della spugna e poi premendo bene.

Create gli angoli premendo con i polpastrelli come in foto, e fissateli con una cucitura perpendicolare a quella del fondo del sacchetto, distante circa 1,5cm dalle punte.

Rigirate il sacchetto (con delicatezza per non rischiare di rompere il tulle), con l’occhiellatrice applicate 2 occhielli davanti e 2 dietro per poter chiudere l’apertura superiore, e dopo averlo riempito di ovetti chiudetelo con un nastrino a piacere.

#LogexCraftProject - sacchettini di Pasqua fai da te

Che ne pensate di questo progetto pasquale alternativo? Io come sempre vi auguro un buon weekend di creatività :)

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Svuota tasche fai da te per la Festa del Papà

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Le donne hanno le borse, le borsette, le pochette e qualsiasi altro contenitore che assomigli ad una sacca richiudibile, che diventano una specie di buco nero da riempire con oggetti che a volte vanno oltre lo scibile umano.

Gli uomini, per fare questo, hanno le tasche.

Il problema è che quello che c’è nelle borse delle donne ci resta; quello che c’è nelle tasche degli uomini viene immancabilmente riversato sopra alla credenza in ingresso non appena rientrano in casa. E quello è il momento in cui ti chiedi come potessero delle tasche essere così grandi.

Mi è capitato di mettere le mani nelle tasche di mio papà, e ci ho trovato cose che vanno dalle graffette agli elastici, dai bulloni alle caramelle, più un chiodo, un mattoncino di lego (“l’ho trovato sulla scrivania in ufficio”), un morsetto elettrico, un ferretto di quelli per chiudere i sacchetti, un temperamatite e un bigliettino della lavasecco. Oltre poi alle chiavi di casa, chiavi della macchina, chiavi dell’ufficio e telefono.

Giuro, non so come le sue tasche possano reggere, e come all’occhio esterno non sembrino delle sacche da criceto.

tutorial svuota tasche fai da te per la  Festa del Papà

Fatto sta che in un momento di presa di coscienza mio papà mi ha detto “forse mi farebbe comodo uno svuota tasche”.

Vedendo poi sulla mia scrivania le spatole di legno, quelle che ho usato sia per i segnalibri, sia per rimettere in ordine i nastri nella mia craftroom, mi è venuta l’illuminazione e le ho usate per realizzare uno svuota tasche fai da te.

Per le ritardatarie croniche come me, questo è un ottimo regalo last-minute per la Festa del Papà, perché bastano 10 minuti e un po’ di colla a caldo. Per il tutorial completo vi invito a leggere il mio post su UnaDonna, mentre se vi siete persi il mio post della settimana scorsa, sempre a tema papà, vi segnalo il mio biglietto origami con il quale accompagnare il vostro regalo.

Pronti per il 19 marzo?

svuota tasche fai da te per la Festa del Papà - tutorial

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Casetta in legno porta ovetti per Pasqua

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Le avete viste in giro quelle mini casette in legno che ultimamente compaiono spesso sulle scrivanie delle blogger per creare l’ambientazione fotografica?

Si tratta in realtà di semplici cubi di legno con il tetto a punta, e se siete tra quelli che stanno cercando un regalo originale per Pasqua, che si possa abbinare a degli ovetti ma che si possa poi riutilizzare in modi diversi, il progetto di oggi fa sicuramente per voi.

Ho pensato di ricreare una versione cava di queste casette, da riempire con tutti gli ovetti (o coniglietti, o pulcini…) di cioccolato che volete. Dopo Pasqua potrà essere utilizzata come portapenne sopra alla scrivania, o potrà essere usata come vaso per una piantina grassa.

casetta porta ovetti in legno per Pasqua

Ecco cosa vi serve per realizzare questo progetto:
- compensato dello spessore di 6mm;
- matita e righello;
- seghetto da traforo (io, come sapete, ho il Dremel MotoSaw);
- carta vetrata;
- chiodini e martello;
- colla vinilica;
- vernice a piacere

casetta in legno porta ovetti per Pasqua

Come fare una casetta porta ovetti in legno

Innanzitutto con matita e righello disegnate sul compensato 5 rettangoli delle dimensioni seguenti:
- 2 pezzi di cm 10×10 (saranno le facce della casa)
- 2 pezzi di cm 8×6 (saranno i fianchi della casa)
- 1 pezzo di cm 8,8×6 (sarà il fondo della casa)
Tenete presente che se il vostro compensato ha uno spessore diverso da 6mm, dovrete ricalcolare le misure del fondo.

tutorial casetta in legno per Pasqua

Sulle due facce della casa tracciate una linea che le divida a metà, e una seconda linea perpendicolare alla prima ad una distanza di 2cm dal lato superiore. Utilizzate la croce così creata per disegnare i due spioventi del tetto.

Tagliate tutti i pezzi di legno con il traforo e levigateli con la carta vetrata.

Procedete ora all’assemblaggio: iniziate fissando i due fianchi ad una delle due facciate. Prendete il primo fianco, spalmatelo generosamente di colla vinilica sullo spessore e appoggiatelo in sede perpendicolarmente alla facciata. Fermatelo in sede con due o tre chiodi.

Fate lo stesso con l’altro fianco. Prendete poi il fondo e spalmatelo di colla vinilica su 3 lati; inseritelo in posizione e fermatelo con due chiodi per lato.

Spalmate infine di colla vinilica gli spessori sul lato aperto della casetta, e chiudetela con il secondo fianco. Fermate tutto intorno con dei chiodi.

Procedete alla verniciatura e alla decorazione: potete fare dei pois usando il retro di un pennello intinto nel colore, oppure attaccare dei washi tape.

tutorial casetta in legno porta ovetti per Pasqua

Che ve ne pare? Quali sono le vostre idee per la Pasqua?

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Coniglietti porta uova in legno: il mio progetto per MultiCraft primavera

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Ebbene sì, dopo notti insonni tra impaginazioni, piani editoriali per la pagina facebook e aggiornamenti del sito, ce l’abbiamo fatta: il numero 2 di MultiCraft magazine è andato finalmente  online sabato mattina, perfettamente in linea con il primo giorno di primavera (anche se ho letto che quest’anno, per pochi minuti, l’equinozio di primavera è stato il 20 marzo ed è stato come distruggere anni di certezze radicate fin dalle elementari)!

Ma comunque, cosa ci trovate in questa rivista? Per chi se lo fosse perso, ne parlavo qui a Natale, in occasione dell’uscita del primo numero nel quale ho pubblicato delle mollette chiudi pacco riutilizzabili con vernice lavagna, e dei pupazzi di neve in legno per decorare l’albero.

Si tratta di una rivista online gratuita fatta dalle creative per le creative, dove troverete tutorial che spaziano dal fimo all’uncinetto, al cucito creativo, al legno, al ricamo…insomma, non abbiamo lasciato fuori quasi nessuna tecnica :) Il nostro motto è la condivisione creativa (che poi è anche il mio e di questo blog) e pensiamo che il craft debba essere per tutti, perciò questo è anche lo spirito con cui abbiamo scritto i tutorial.

coniglio porta uova in legno

Come avrete intuito, io mi occupo della rubrica legno di questa rivista (oltre che della pagina facebook e del sito), assieme ad una squadra di 12 blogger creative (tra cui Babi, che insieme a me ha dato vita a questo progetto), ognuna specializzata in una tecnica diversa.

In queste foto vedete il mio progetto: un coniglio porta uova in legno, pensato per addobbare la tavola di Pasqua con un tocco di dolcezza e simpatia.

coniglio porta uova in legno per Pasqua

L’ho lasciato volutamente grezzo, in modo che possa adattarsi a tutte le tavole qualunque siano i colori tema scelti per Pasqua: basterà aggiungere un nastrino al collo del coniglietto (dove mettere, se volete, una targhetta con il nome in modo che funga anche da segnaposto).

coniglio porta uova in legno per Pasqua

Che dite, vi piace?

Trovate il tutorial del coniglietto porta uova (con la sagoma a grandezza naturale da stampare, cosa più importante!) sul numero 2 di MultiCraft, che potete sfogliare e scaricare a questo link. Per scaricare la rivista, cliccate sull’icona bianca a forma di freccetta con sopra una parentesi quadra rovesciata (come mi spiego io, nessuno mai!) che c’è in basso a destra.

Un abbraccio e buon inizio di settimana creativa a tutti :)

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Coniglio porta posate per la tavola di Pasqua

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Per i cinesi il 2015 è l’anno della capra; per me è l’anno del coniglio.

Come dicevo a qualcuna nel mio post sul coniglio portauovo in legno, quest’anno per Pasqua la forma del coniglio mi piace parecchio, per cui non mi sono accontentata del progetto di cui sopra, né del sacchettino porta ovetti fatto con le spugne dove troneggia un coniglietto fustellato, né dei bigliettini di Pasqua dove le impronte digitali si trasformano in coniglietti.

coniglio porta posate in feltro per la tavola di Pasqua

Ho pensato di nuovo alla tavola di Pasqua, e a qualche idea originale per addobbarla. L’idea mi si è accesa mentre pensavo agli animaletti abbraccia cioccolatini che Lia Griffith aveva pubblicato per San Valentino, e che sono stati il post di maggiore successo tra quelli che avevo condiviso sulla pagina facebook nel mese di febbraio.

Dovete sapere che la suddetta Lia Griffith (se non la conoscete vi consiglio di seguirla: fa cose secondo me bellissime) ha creato anche una versione pasquale, gli animali abbraccia ovetti! Divago un attimo e vi posto la foto e i riferimenti perché sono troppo carini!
Qui trovate il suo post in cui ne parla, mentre qui il link diretto al PDF con le sagome da stampare.

animali abbraccia ovetti per Pasqua

Quindi, tornando a me, mentre stavo in brodo di giuggiole ad ammirare questi animaletti, e a pensare “sì ok però io le bocche e i becchi senza un plotter con cosa li taglio così bene?”, ho pensato anche “hey però potrei fare degli animali abbraccia-posate per apparecchiare la tavola di Pasqua!”.

Detto fatto, ho creato il coniglio abbraccia posate che vedete in queste foto. Decisamente più facile da tagliare, per apparecchiare la tavola in modo diverso. Trovate le spiegazioni ed il cartamodello da stampare nel mio ultimo post per UnaDonna.

Che ne dite, vi piacerebbe apparecchiare così o preferivate il coniglio porta uovo?

coniglio porta posate in feltro per la tavola di Pasqua

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Come piegare una tovaglietta a forma di coniglio

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La coniglio mania che mi è presa quest’anno per Pasqua non accenna a smettere, evidentemente il mio cervello si è settato su quella frequenza e mi vengono solo idee a tema!

Riflettevo l’altro giorno sui regali da fare per Pasqua a chi la cioccolata non la mangia: la cugina che è a dieta, la nonna che “il dottore ha detto di no”, l’amica a cui la cioccolata non piace (ebbene sì, esistono tali persone).

Fondamentalmente ogni cosa può diventare un “regalo di Pasqua”, però è bello se si riesce a tematizzare un po’. Così ho preso l’ultima coppia di tovagliette per la colazione che ho realizzato, e ho pensato di piegarle a forma di coniglietto e confezionarle in un cestino pieno di paglia colorata.

come piegare un tovaglietta americana a forma di coniglio

Come piegare una tovaglietta a forma di coniglio

Oltre alle tovagliette, sarà sufficiente munirvi di un elastico per ogni tovaglietta. Pronti, via!

1. Posizionate la tovaglietta davanti a voi ruotata di 45 gradi. Prendete l’angolo più in basso e ripiegatelo verso l’alto, in modo da affiancare i due angoli ed ottenere due punte (saranno le orecchie del coniglio).

2. Iniziando dal basso arrotolate la stoffa su se stessa, fermandovi a circa 5cm dalle due punte.

3. Piegate il salsicciotto così ottenuto a metà, mantenendo le punte al centro. Fermatelo posizionando l’elastico subito dietro alle orecchie.

4. Srotolate una delle due code così ottenute, e ri-arrotolatela intorno alla seconda coda.

5. Piegate poi il lavoro su se stesso, ad ottenere una U, ripassando nuovamente sotto all’elastico.

6. Con le mani aggiustate la forma del coniglio, raddrizzando la coda e le zampine e arrotondando la schiena.
Ed ora piegate allo stesso modo anche la tovaglietta gemella, e confezionate i coniglietti come più vi piace :)

come piegare le tovagliette per la colazione a forma di coniglio

La stoffa con i pasticcini che ho usato per le tovagliette è di Stocktex, la trovate qui (e in questo momento è pure scontata del 50%!). Vi consiglio di fare un giro sul sito: è tutto nuovo e ci sono diversi tessuti in offerta ;)

Stocktex - tendaggi e tessuti

Se siete alle prime armi con il cucito e vorreste realizzare delle tovagliette da colazione, invece, vi segnalo questo videotutorial gratuito fatto molto bene (nella pagina vedete un prezzo, ma si riferisce al corso di cucito completo; il video è gratuito e vi spiega come fare le tovagliette).

Ovviamente al posto delle tovagliette potete piegare degli asciugamani, dei canovacci, o qualsiasi altro tessuto rettangolare o quadrato.

conigli origami con le tovagliette americane

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La creatività nel cibo: educare i bambini all’alimentazione

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L’altro giorno Mr.P. mi ha visto mangiare la pellicina del latte, quella che si forma in superficie quando si scalda il latte e poi lo si lascia lì per un po’, e mi ha guardato con una faccia schifata che manco avessi appena mangiato una lucertola.

Per lui, come per la maggior parte delle persone, quella pellicina è una delle cose più disgustose sulla faccia della terra (e ci manca poco che preferisca mangiarsi la lucertola), mentre per me è buonissima, tanto da aspettare apposta che il latte si raffreddi un po’ in modo che possa formarsi. Quand’ero piccola con mio papà facevamo così: mi ha sempre insegnato a considerarla una prelibatezza, e facevo a gara con mio fratello a chi ne aveva di più, o a chi arrivava per primo in cucina per fregarsi anche quella dell’altro.

Questa scena mi ha fatto riflettere sul ruolo che l’educazione alimentare che riceviamo da piccoli ha sulle abitudini alimentari che abbiamo da grandi, oltre che su quello che ci piace e non ci piace mangiare.

Ecco quindi il perché del titolo un po’ diverso dal solito di questo post: anche se non ho bimbi piccoli, il tema dell’alimentazione mi interessa molto (e quest’anno se ne parla più del solito, visto che “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” è il tema di Expo 2015), così mi sono messa a girare online, alla ricerca di esempi nei quali la creatività aiuta a presentare i cibi più sani come la frutta e la verdura in maniera più appetibile e divertente.

animali con la frutta

Credits: 1-2-3-4-5-6

Qui ho selezionato i più carini, ma basta fare un giro su Pinterest per scoprire che ce ne sono veramente per tutti i gusti! E pensare che io mi ero fermata al pupazzo di patate e spinaci che mi faceva mia mamma negli anni 80!

Per fortuna negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità al tema, e ci sono sempre più iniziative dedicate all’educazione alimentare nelle scuole, come ad esempio quella lanciata da Muu Muu che prevede un programma triennale volto a sensibilizzare i bambini sui temi legati alla nutrizione e alla sostenibilità.

Oltre ad educare i bambini con programmi didattici specifici, nelle mense molte scuole si impegnano a servire più ortaggi, legumi e frutta: se ripenso a quello che mangiavo io in mensa, rabbrividisco. Senza contare poi le corse a buttare nel cestino quella poca verdura che c’era, rigorosamente chiusa dentro al piatto di plastica piegato a mò di sofficino (raccolta differenziata, questa sconosciuta!) senza farsi beccare.

Considerando che i bambini che fanno il tempo pieno mangiano a scuola 5 giorni su 7, direi che in tema di alimentazione la scuola è uno dei tasselli principali. 

Chiedo a voi mamme: la scuola dei vostri bimbi lo fa? E voi che tecniche usate per spingere i bimbi a mangiare più sano?

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Coniglietti curiosi: segnaposti per la tavola di Pasqua

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Tutto pronto per il giorno di Pasqua? Strano ma vero, quest’anno mi sono organizzata un po’ meglio del solito.

Sacchettini, cestini di corda e casette di legno per gli ovetti: ci sono!
- Bigliettini dipinti con le dita: ci sono!
- Porta uova per la tavola: ci sono!
- Porta posate: ci sono!
- Tovagliette americane piegate a forma di coniglio come regalo alternativo al cioccolato: ci sono!

L’unica cosa che mancava all’appello erano i segnaposti!

conigli segnaposto per la tavola di Pasqua

Siccome avevo fatto il pieno di vasetti di terracotta anche per un altro progetto che vedrete prossimamente (e perché ci ho messo dentro le piante grasse, come si può intravvedere qui, visto che sono le uniche piante che sopravvivono al mio ormai noto “pollice nero”), e giravano sulla mia scrivania da giorni, mi è venuta l’idea di questi coniglietti curiosi, che sbirciano nel vaso facendo spuntare il loro codino a pom pom e le loro zampette da Tippete.

In realtà a casa mia questa posizione di solito la assume la gatta :)

Le spiegazioni complete per questi segnaposto le trovate sul mio post di questa settimana per UnaDonna.

E voi i segnaposti li avete già decisi?

conigli segnaposto per la tavola di Pasqua

 

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Riciclo creativo dei cartoni delle uova: cestini di Pasqua

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“Uova ne abbiamo?”. La risposta a questa domanda, da un paio di settimane, in casa mia è scontata visto che ho fatto la spesa in un supermercato diverso dove hanno le uova con i cartoni in colori pastello, e così me ne sono comprata 3. E in genere, essendo in 2 e pranzando sempre fuori, una scatola da 6 uova ci durava tipo 1 mese.

Che vi devo dire? Nel supermercato vicino a casa hanno solo le confezioni di plastica oppure i cartoni grigetti. Le occasioni vanno sfruttate, no?

riciclo creativo dei cartoni delle uova - cestini porta ovetti per Pasqua

E così, giusto in tempo per l’ultimo #diyfriday a tema pasquale (così poi la smetto anche con i conigli! ^^) ho usato i cartoni delle uova per realizzare dei cestini porta ovetti di Pasqua, che possono essere anche dei segnaposti alternativi, oppure abbinarsi ad altre decorazioni per la tavola come i portauova in legno o i coniglietti abbraccia-posate.

Sul come fare penso che le foto parlino da sole: il procedimento è molto semplice e si può fare anche con i bambini (attenti solo con il fil di ferro). Vi basterà separare le “vaschette” che compongono il cartone delle uova, scartando i due bitorzoli centrali e rifilando bene in modo che abbiano una forma decentemente armonica.

Aiutatevi poi con un chiodo (o anche con un ago da lana) per fare due fori laterali dove infilare il manico di fil di ferro (il mio è un pezzo lungo 12cm) e con una pinza ripiegate le estremità verso l’alto, in modo da non farlo uscire.

Decorate con un nastrino (a cui appendere, volendo, una targhetta con il nome, o con un augurio di Buona Pasqua), riempite con un po’ di paglia colorata e con qualche ovetto di cioccolato ed il gioco è fatto!

tutorial riciclo creativo cartoni delle uova

Non sono riuscita ad usare tutti i cartoni per Pasqua come avrei voluto, ma di idee per riciclare i cartoni delle uova ce ne sono tantissime.

Le mie preferite in assoluto sono il kit da cucito, gli animaletti segnaposto, il gioco della dama (bellissimo da fare con i bimbi) e le ghirlande di fiori. Per un po’ di ispirazione vi segnalo poi questa board su Pinterest di Mammafelice.

idee riciclo creativo dei cartoni delle uova

E voi, i cartoni delle uova, come li riciclate?

Vi auguro una felice Pasqua creativa :)

riciclo creativo dei cartoni delle uova per Pasqua

 

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Vasi marmorizzati fai da te con gli smalti per la festa della mamma

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Non so a voi, ma a me questa Pasqua, oltre a quintali di cioccolata e ad una pancia post-pranzo che sembravo al sesto mese, ha lasciato anche quella ciclica voglia di svuotare gli armadi per il cambio di stagione, ripulire i cassetti e fare un po’ una cernita di quante-cose-sono-riuscita-ad-accumulare-in-appena-un-anno-di-convivenza. Forse è merito delle belle giornate.

Comunque in prima linea nella lista ci sono ben 8 smalti 8, di cui 4 beige di tonalità pressoché indistinguibili all’occhio umano. Il bello è che mi mangio anche le unghie, quindi non li uso.

Per cui girando su Pinterest mi è venuta un’idea per riutilizzarli un po’, creando dei vasetti decorati per rinnovare un po’ casa, o come regalino per la festa della mamma.

vasetti marmorizzati con gli smalti

Un modo per riutilizzare gli smalti per unghie (e far fuori finalmente quei colori che non usate più o che non sapete perché mai avete comprato) è quello di usarli per decorare dei vasetti di terracotta, con un sistema che mi ha ricordato quando a scuola si faceva la carta marmorizzata.

Come decorare un vasetto di terracotta con lo smalto per unghie

1) Procuratevi un contenitore di plastica usa e getta (io ho utilizzato una vaschetta della carote), o un secchio del quale vi importa poco, nel caso si macchi e riempitelo d’acqua.

2) Versate sopra all’acqua lo smalto direttamente dalla boccetta: iniziate con un colore e poi alternateli come più vi piace. Lo smalto rimarrà in superficie, formando una chiazza.

3) Con uno stuzzicadenti o un bastoncino da spiedini mescolate i colori formando un effetto marmorizzato (non è obbligatorio farlo se vi piace il disegno che si è creato versando gli smalti a caso).

4) A questo punto prendete il vasetto di terracotta e calatelo in verticale al centro della chiazza di colore, dopodiché estraetelo (sempre in verticale, se volete che la linea di suddivisione della parte colorata sia dritta).

Lasciate asciugare all’aria per un’oretta abbondante, e potrete riempire il vasetto con la terra e la vostra piantina preferita.

vasetti marmorizzati con gli smalti per unghie

Il metodo è molto semplice e veloce, e permette anche di usare parecchio smalto, e quindi di farlo fuori in fretta.

Poi confesso che io l’ho fatto con gli smalti che non usavo (ma cosa avevo in testa quando ho comprato il blu?), ma mi verrebbe voglia di comprare un paio di colori pastello apposta e farci una serie di 3 o 4 vasetti da mettere sulla credenza in salotto.

Anche perché pare che le piante grasse siano le uniche che sopravvivono al mio famigerato pollice nero. Si vede che avrò altre doti.

E voi gli smalti come li riciclate?

vasetti marmorizzati fai da te con gli smalti per unghie

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Idee di primavera: plant hanger fai da te con lo spago intrecciato

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È passato ormai più di un anno dall’inizio della mia convivenza, e posso dire che già dopo un mese i miei progetti di padrona di casa modello hanno lasciato il posto ad un più realistico “non si stira nulla tranne le camicie”, “se vuoi che il tuo copriletto sia sembri senza peli di gatto l’unica soluzione è comprarlo del colore del gatto”, e “il minestrone surgelato è il tuo migliore amico”.

Ma, più di tutto, nell’affrontare il tanto temuto fine mese (che poi è più un inizio mese, dato che mi pagano il 10), quello che ho imparato è stato trovare soluzioni quanto più possibile fai da te e low budget. Grazie a YouTube ho imparato a riparare il rubinetto del bagno che perdeva, a cambiare la cuffia del cambio della macchina e ad aggiustare il freno della bici.

Anche nell’arredamento e nell’oggettistica di casa i mantra sono riciclo, fai da te e low cost. Per questo quindi, ora che la voglia di un tocco primaverile inizia a farsi sentire, ho pensato ad un modo originale di inserire qualche pianta nel mio appartamento che è proprio in linea con questi concetti.

tutorial plant hanger fai da te

 

In queste foto il mio plant hanger fai da te. Ovvero, uno di quegli aggeggi che servono per appendere le piante al soffitto, ad un gancio o ad una mensola. Non ho trovato un nome italiano efficace, “appendi piante” non mi piaceva.

Comunque, lo sapete che per costruirvi un plant hanger in casa bastano qualche metro di corda e pochi nodi? Il principio è quello della rete, e bastano veramente pochi minuti.

tutorial plant hanger fai da te

Come creare un plant hanger con lo spago intrecciato

1. Innanzitutto procuratevi dei vasi carini non troppo grandi (12-14cm di diametro) in cui inserire le vostre piante preferite e dello spago. Per ogni pianta vi serviranno circa 10 metri di spago, con cui otterrete un’altezza finale media (circa 1 metro). Potete aumentare o diminuire la lunghezza dello spago a seconda dell’altezza che volete ottenere.

2. Tagliate 8 pezzi di spago lunghi 120cm ciascuno, ed annodateli assieme lasciando un ciuffo di circa 10cm ad un’estremità.

3. Accoppiate i fili adiacenti due a due, e fermate ogni coppia con un nodo distante circa 3cm dal nodo centrale.

4. Separate tutti i fili, e ripetete il punto 3 accoppiando ciascun filo con quello adiacente che non vi era accoppiato prima (quindi se prima il filo A era accoppiato a quello alla sua destra, accoppiatelo ora a quello alla sua sinistra).

5. Ripetete il punto 4. Avrete ottenuto una rete circolare con un pennacchio al centro. Posizionate all’interno il vaso centrandolo bene. Sollevate la pianta attraverso le 8 estremità di corda in modo da bilanciare le lunghezze, e quando la pianta è ben bilanciata unite i capi con un nodo e appendete la vostra pianta nell’angolo di casa che preferite.

plant hanger fai da te tutorial

Che ne dite, vi piace? Per dare un tocco di colore in più potete usare dei cordini colorati (magari fluo), e creare delle composizioni di 3 o 4 piante posizionate ad altezze diverse.

Se anche voi come me siete in pieno mood di rinnovamento primaverile della vostra casa, vi invito a dare un’occhiata al nuovo ebook di Dalani dedicato alla bella stagione: ci troverete tanti spunti di home decor a tema floreale e non solo.

Dalani - ebook primavera

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Come fare i gessetti profumati

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In diversi, dopo aver letto il mio post sui sacchettini con i gessetti natalizi, e quello sulle bomboniere di laurea con i gessetti a forma di gufo, mi avevate chiesto di pubblicare la ricetta. E qui devo fare un mea culpa perché l’ho sempre promessa e poi, tra una cosa e l’altra, è diventata una di quelle cose che fai automaticamente e non ti viene in mente di spiegare.

Ieri poi dopo aver pubblicato su Facebook e Instagram una foto degli ultimi gessetti a forma di paperella che ho fatto, mi è stata rinnovata la richiesta di pubblicare il tutorial (grazie in particolare alla mia follower @formagginotigre!), quindi ho preso la palla al balzo ed eccomi qui.

Vi posso dire che il procedimento è molto più facile da fare che da spiegare, e appena avrete preso un po’ di mano farete gessetti ad occhi chiusi.

come fare i gessetti profumati

Che cosa serve:
– polvere di gesso
– stampini
– un contenitore dedicato a questo scopo. Potete usare un bicchiere di plastica, un vecchio barattolo di vetro, o un vaso da yogurt vuoto di quelli da mezzo kg o 1kg, oppure dal ferramenta vendono delle ciotole apposta per miscelare il gesso
– una paletta di legno
– olio essenziale
– acqua

tutorial gessetti profumati

Come fare i gessetti profumati

Mettete 4 cucchiai colmi di polvere di gesso nel bicchiere. Con questa dose io riesco a riempire uno stampo per cioccolatini da 10 pezzi, ma molto dipende dalla dimensione dello stampo che avete.

Ora dovrete iniziare a versare l’acqua nel gesso (utilizzando una bottiglia o una caraffa graduata), mescolando con la paletta di legno. Quanta acqua mettere? So che è l’informazione che aspettate tutti, ma purtroppo la verità è che non c’è una risposta. Dipende molto dal tipo e marca di gesso e dall’umidità. Talvolta sulla confezione ci sono delle indicazioni (la mia dice che la quantità di acqua deve essere 2,5 volte quella di gesso), ma alla fine dovrete andare ad occhio, aggiungendo acqua fino ad ottenere la consistenza dello yogurt da bere.

Mescolate bene con la paletta di legno senza però sbattere: non dovete inglobare aria, altrimenti i gessetti verranno fuori con delle bollicine.

L’essenza profumata può essere aggiunta in due modi: o direttamente nell’acqua, o nel bicchiere del gesso. Io preferisco questa seconda opzione (anche perché di solito prendo acqua in abbondanza e ne devo buttare una parte).

Versate quindi 8-10 gocce di essenza dentro all’impasto di gesso. Se l’essenza è buona ne basterà poca. Le mie preferite sono la classica lavanda e i fiori di loto, ma anche il sandalo che ho usato per la laurea di mio fratello ha un suo perché.

Una volta ottenuta la giusta consistenza, dovrete essere veloci a versare il gesso negli stampi prima che inizi ad addensarsi. Aiutatevi con la paletta per ripulire bene i bordi del bicchiere e far uscire tutto il gesso.
Gli stampini vanno riempiti bene ma non esagerate: io mi fermo sempre 2mm al di sotto del bordo in modo da ottenere forme belle precise ed evitare che il gesso trasbordi.

Date allo stampo delle scosse piccole ma decise in modo che il gesso si assesti e la superficie si uniformi. Se pensate di appendere i gessetti, è il momento di inserire dei gancetti metallici da innesto sul retro di ciascuno.

Lasciate riposare. Già dopo un paio d’ore potrete sformare i gessi: se hanno un colore che tende al grigio è perché non sono ancora del tutto asciutti, per cui sarà sufficiente lasciarli riposare un’altra oretta o due. Se vi sembra che profumino troppo poco, mettete un altro paio di gocce di essenza sul retro di ognuno.

A me non è mai servito, ma se i gessetti dovessero avere dei bordi irregolari, potrete rifinirli usando della carta vetrata molto fine (da 320 in su).

tutorial - come fare i gessetti profumati

Alcuni consigli:
– potete comprare il gesso da un ferramenta e ha un prezzo abbordabilissimo: io non ho trovato la minima differenza con il gesso che viene venduto come “per gessetti” – se non che costa molto di più;
– scegliete stampini di silicone, vanno bene sia quelli per cioccolatini o per biscotti piccoli che quelli per il ghiaccio: i gessetti verranno via molto più facilmente. Con gli stampi trasparenti rigidi si rischia di rompere alcuni gessetti nel tentativo di farli uscire, o di rovinare lo stampo (se si formano dei bozzi premendo con le dita, non sempre tornano in forma);
– scegliete olii essenziali di qualità (li trovate in erboristeria o nei negozi bio): ne basta molto meno e durano molto di più – oltre al fatto che le essenze sintetiche del “tutto a 1 euro” non si sa bene cosa contengano;
versate l’olio essenziale sempre nell’impasto e mai nello stampo, o rischiate che si rovinino i gessetti e che gli stampi assorbano l’odore in maniera permanente;
i gessetti non sono dei profuma ambienti, ovvero non vi aspettate che, lasciandoli sopra ad una credenza, il profumo duri più di un paio di giorni. Se vengono tenuti in ambienti chiusi (armadi, cassetti…), invece, il profumo dura molto di più. Per rinfrescarli, poi, basterà far cadere un paio di gocce di olio essenziale sul retro del gessetto;
la polvere di ceramica non sostituisce il gesso: è più bianca e più lucida ma meno porosa, quindi non va bene per profumare.

Ed ora via alle bomboniere, ai segnaposti, ai regalini per le maestre e ai pensierini per le amiche!
Voi i gessetti profumati li fate? Se avete dei consigli in più o volete mostrarmi le vostre creazioni, fatevi sotto!

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Come riciclare le capsule del caffè – vasetti per piante grasse

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Cialde o moca? Negli ultimi anni intorno a questo argomento si stanno creando due fazioni agguerrite quasi quanto Mac VS Pc. Io, devo dire, sono affezionata alla moca, ma questo è in buona parte dovuto al fatto che a casa mia bevo UN caffè al giorno, a colazione, disperso in una tazza gigantesca di latte dove a loro volta annegano chili di cereali. Quindi la mia capacità di distinguere di che tipologia di caffè si tratti rasenta lo zero.

Però, siccome ho la mente bacata da crafter, riciclo comunque le capsule – degli altri – e così sono andata col sacchettino di plastica dal mio amico nespressofilo a svuotargli il bidone, tipo una Cappuccetto Rosso del riciclo. Sì perché di idee per riciclare le capsule del caffè ce ne sono a bizzeffe, tanto che verrebbe voglia di fare sto investimento scegliendo la macchinetta che ha le capsule più fiche.

Capsule del caffè come queste queste sono le mie preferite, perché hanno dei bei colori metallizzati e una forma che si presta a creazioni di vario tipo (sia così come sono, sia schiacciando le capsule).

riciclo creativo delle capsule del caffè - vasetti per piante grasse

Dato che ultimamente ho la fissa delle piante grasse (solo perché sono le uniche che riesco a non far morire), dopo averle distribuite in vasetti marmorizzati ed appese per casa, ho anche iniziato a farle riprodurre tramite talea, usando vasetti di yogurt vuoti e tappi del latte per piantare le foglie.

Ed è qui che mi è venuta un’idea su come riciclare le capsule del caffè per creare dei vasetti per le piante grasse e rendere la mia piccola piantagione non solo meno antiestetica, ma anche carina da tenere in casa.

Ecco come ho fatto:

riciclo creativo capsule del caffè - vasetti per piante grasse

– Ho aperto le capsule del caffè con un cutter, eliminando la pellicola di stagnola che le chiude, e le ho svuotate dalla polvere di caffè e lavate bene;

– Su un pezzo di compensato da 4mm ho disegnato con righello e matita un rettangolo grande abbastanza da poter contenere il numero di capsule che volevo (nel mio caso 3) e due rettangoli della stessa larghezza ma alti 4cm, da usare come piedini del porta-vasi;

– Ho disegnato poi 3 cerchi con un diametro di 2-3mm più piccolo rispetto al diametro delle capsule, distribuendoli ad uguale distanza tra loro;

– Con un seghetto da traforo ho tagliato prima la base e i due piedini, e poi i fori (praticate prima un foro con il trapano al centro dei cerchi, dove farete passare la lama del traforo);

– Ho levigato bene il tutto con della carta vetrata a grana fine, ho fissato i piedini alla base con della colla a caldo e ho dipinto il tutto con del colore acrilico;

– Ho infilato le capsule nei fori, le ho riempite di terra e ci ho messo le mie piccole talee.

Ed ecco qui! Un mini porta-vasi che farebbe invidia anche alle migliori case della Barbie!

riciclo creativo capsule del caffè - vasetti per piante grasse

Vi piacciono? E voi, le cialde (se le usate), come le riciclate? Casomai foste presi da cialdite acuta anche voi, vi segnalo il sito Cialdamia, dove potete comprarvi la macchina per il caffè (sempre sulla base del criterio delle cialde più belle di cui ad inizio post) o ordinare le cialde online.

Vi saluto e vi auguro un buon weekend creativo con le idee dal web che mi sono piaciute di più sul riciclo delle cialde, al di là dei classici gioielli:

idee di riciclo creativo delle capsule del caffè

C’è chi ci ha fatto delle basi per montare dei timbri, chi degli organizer per minuteria varia, chi ci ha creato una lampada di design, un orologio dal sapore vintage usando un vinile come base, o chi ancora ci ha fatto una ghirlanda di luci per l’albero di Natale.

E se poi siete dei consumatori incalliti, potete anche disporre le capsule per colore e rivestire un tavolino [fonte:Pinterest]!

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Come trasferire una foto su legno

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Venerdì scorso ho saltato il DIYfriday, cosa che non era mai successa da quando la rubrica è iniziata.

La verità è che sto lavorando molto in questo periodo, sia perché è periodo di bomboniere, sia perché come vi anticipavo presto Briciole e Puntini rinnoverà il suo aspetto, con dei colori freschi e vitaminici e tutti i tutorial organizzati meglio (o almeno spero, questo me lo direte voi ^^).

Spero però di farmi perdonare con un tutorial molto atteso (sì, anche questo è tra le cose che avevo promesso da secoli).

come trasferire una foto su legno - tutorial

Tutte noi con il pallino del bricolage, infatti, prima o poi approdiamo all’annosa questione del…

»Come trasferire un’immagine su legno?«

Qui sul blog ne avevamo già parlato più volte, e voglio approfittare di questo post per radunare tutte le tecniche:

1. con la tecnica dell’acetone è possibile trasferire in maniera molto veloce una stampa laser o una fotocopia su una tavoletta di legno.

I PRO di questa tecnica: il trasferimento è istantaneo e non ha bisogno della notte di riposo. È un metodo molto economico (una boccetta di acetone per unghie costa circa 40 centesimi), e si realizza con ciò che si ha già in casa.
I contro: il trasferimento, come vedrete anche dalle foto, non è sempre precisissimo. Quindi va molto bene ad esempio per scritte ad effetto shabby o per realizzare pannelli con stampe vintage, ma non va bene ad esempio per le foto. Inoltre il rendimento dipende da molti fattori non sempre controllabili, quali il tipo di toner della stampante e il tipo di acetone utilizzato (l’acetone puro si trova sempre meno).

come trasferire una foto su legno - la tecnica dell'acetone

2. la cosiddetta tecnica Mod Podge, tanto amata dagli americani, prevede l’utilizzo della famosa colla Mod Podge per il trasferimento delle immagini. C’è chi dice che con la vinavil funzioni allo stesso modo, ma non ho ancora provato.

I PRO di questa tecnica: il risultato finale è più preciso rispetto alla tecnica dell’acetone, e l’immagine trasferita risulta molto più nitida. Non è particolarmente costosa come tecnica: è necessario acquistare la colla, ma la Mod Podge ha mille usi, quindi di sicuro non andrà sprecata.
I contro: non è istantaneo in quanto ci vuole una notte di riposo per permettere alla colla di asciugare completamente. Bisogna fare attenzione nella fase di “rimozione trucioli” per non rischiare di rovinare il lavoro. Inoltre la colla Mod Podge può essere di non facile reperibilità (anche se online si trova tutto).

tutorial trasferimento immagini su legno con tecnica Mod Podge

3. il trasferimento con medium è la novità di questo post, un tutorial con il quale chiudo il cerchio delle tecniche di trasferimento su legno. Per realizzare questa tecnica è necessario dotarsi di un gel medium per il trasferimento di immagini (io ho utilizzato sempre quello della Mod Podge), ma ne vale la pena perché il risultato è praticamente perfetto.

I PRO di questa tecnica: come dicevo, il risultato è appunto perfetto. Tra le tre tecniche, questa è l’unica che mi sentirei di consigliare per il trasferimento di una foto vera e propria.
I contro: anche in questo caso il trasferimento non è istantaneo, ma ci vuole una notte di riposo. Il gel medium è ancora meno facile da trovare della colla Mod Podge (almeno io ho faticato, ma anche qui internet viene in aiuto) e non costa pochissimo, ma se seguite scrupolosamente il mio tutorial l’immagine sembrerà stampata direttamente sul legno!

come trasferire una foto su legno con medium transfer - tutorial

Alcuni consigli validi in tutti i casi:

specchiate l’immagine prima di stamparla o avrete una brutta sorpresa (il trasferimento ribalta l’immagine);
non abbiate fretta: sembra un consiglio banale ma la fretta rischia di rovinare il lavoro. Se è richiesta una notte di riposo, fategliela fare tutta. E anche se la fase di “grattamento” è fichissima, cercate di trattenervi e di andare piano;
– ricoprite bene le immagini di colla, ma non abbondate, e occhio alle bolle d’aria!

come trasferire una foto su legno - tutorial

E voi, quali tecniche avete provato? E quali preferite?

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Nastri: 10 idee per tenerli in ordine

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Qualche tempo fa vi ho raccontato di come ho riordinato la mia scatola di nastri annodati e super incasinati usando le spatole di legno per la ceretta, e a fine post vi avevo salutate con la curiosità di conoscere altri trucchetti simili.

Così ho fatto una ricerca e ho scoperto che di idee per tenere in ordine i nastri ce ne sono proprio tante, a seconda della quantità e della lunghezza dei nastri che abbiamo in casa. Io ho selezionato quelle che mi sono piaciute di più, e sperando di darvi qualche idea in questa domenica piovosa, propongo una carrellata di

10 idee per tenere in ordine i nastri

Innanzi tutto per chi ha pochi nastri, o per chi ne ha un discreto numero ma in pezzi non troppo lunghi, l’idea più veloce è arrotolarli su pezzi di cartone o cartoncino tagliati di misura per poter essere inseriti in una scatola o cestino.

Se poi siete delle fissate come la sottoscritta, potete anche dividerli per colore o sfumatura. In alternativa al cartoncino, potete arrotolarli su delle spole di legno, su delle mollette (le peg americane sono bellissime!) o su delle spatole come ho fatto io, e infilarli in dei barattoli di vetro che diventano anche decorativi per la craftroom.

come tenere in ordine i nastri

Source: Pinterest

Per tenere in ordine i rotoli, invece, è perfetta qualsiasi cosa abbia un perno centrale su cui farli girare, in maniera simile agli espositori in formato maxi che si vedono nelle fiere e nelle mercerie. L’idea di usare un cestino di plastica forato e dei bastoncini in legno o plastica è time-saving e budget-saving (e anche riciclosa se avete in casa un cestino che non usate), mentre l’utilizzo di una scatola di cartone con delle serrature applicate è decisamente geniale anche da tenere in bella vista.

come tenere in ordine i nastri

Source1 – Source2: Pinterest

Un’altra idea è quella di impilare i rocchetti di nastro: perfetti dei portarotoli come quelli per la carta da cucina, oppure anche delle bottiglie di plastica su cui viene praticato un taglio verticale. Degli elastici colorati serviranno poi a tenere ferme le estremità dei nastri.

Si possono poi riciclare gli appendini di metallo come quelli della pulitura a secco per farne un originale porta nastri o porta washi tape, perfetto anche per chi ha poco spazio perché si può facilmente appendere in armadio: bastano un paio di pinze ed un po’ di manualità.

Infine un’idea che mi è piaciuta moltissimo è quella di rendere i nastri un elemento decorativo per la craft room: si possono inserire i rocchetti in una cornice svuotata e dipinta utilizzando dei bastoncini di legno (credo che ci penserò seriamente), oppure per una soluzione più veloce si possono impilare i rocchetti suddivisi per colore, usando dei pezzi di nastro per fermarli assieme, e appendere poi il tutto a dei ganci da parete.

Ammetto che alcune sono geniali (alle bottiglie non ci avrei mai pensato): a voi quale piace? I vostri nastri come li tenete? (la risposta “alla rinfusa in una scatola” non vale ^^).

Buona domenica a tutti!

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